Nella Toscana da scoprire c’è un paese a forma di cuore: Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo. E un pomeriggio speciale…
Tante voci, una voce. Tanti strumenti, una sola musica che unisce, riscalda, prende per mano, accomuna in ogni vibrazione. E chi ascolta partecipa come fosse egli stesso musicista o cantore.
Nella Collegiata di San Martino e Michele, non c’è distinzione tra chi si esibisce e chi applaude perchè è accaduto ciò che servirebbe accadesse ogni giorno: il senso di comunità. Tantissime persone hanno voluto esserci.
Mi piace pensare che non sia tutto merito della circostanza, bensì dei foianesi che hanno voluto condividere un pomeriggio fatto di autenticità
In Collegiata oggi c’era un paese a riscoprire e rinnovare l’antica tradizione musicale e corale foianese. Sono momenti importantissimi, specie in tempi distratti e veloci, che servono a rallentare il passo, incontrarsi, vivere insieme un’esperienza, emozionarsi, partire per un viaggio unico, esclusivo, che solo la musica e il canto sanno regalare.
Dalle poesie di Pascoli “riscritte” per lo spartito, alla filastrocca della Befana “vestita alla romana…” interpretata dal coro delle voci bianche, da un canto della tradizione polacca ai classici del Natale, per poi “volare” dentro al ritmo contagioso del Gospel che accende la festa in un crescendo d’intensità.
Oggi in Collegiata c’era l’Orchestra, cioè un paese, a celebrare un pezzo importante della sua identità attraverso la performance dell’Associazione Effetti Sonori (coro voci bianche, coro adolescenti e coro giovanile), il Gruppo Polifonico Foianese e la Filarmonica “Pietro Mascagni”. Tre espressiooni di una tradizione che affonda le proprie radici nella seconda metà del Settecento con la Banda Armonica.
Il concerto per l’Epifania diventa il concerto dell’Orchestra-Foiano dove tutti concorrono al migliore risultato; dove
non ci sono solisti e ciascuno è parte fondamentale di un tutto
Così, anche il breve intermezzo dedicato al concorso dei presepi diventa esso stesso uno dei tanti strumenti, anima dell’Orchestra. Piccoli cadeaux vengono consegnati a piccini e grandi che si sono cimentati nella rappresentazione della Natività: c’è chi ha fatto il presepe in un cassetto o in una sabbiera, ma anche chi valorizza il significato del Natale nel proprio ristorante, come hanno fatto alla Zinfarosa.
La gente applaude e sorride: anche questo è l’Orchestra
Stessa impronta nella compartecipazione tra i cori e la banda, con musicisti-cantori che si integrano agli altri, scambiandosi ruoli e posti tra leggii e spartiti.
L’ultima parte del Concerto dell’Epifania è esaltazione delle tecnicalità di Effetti Sonori, Gruppo Polifonico Foianese e Filarmonica “Mascagni” impegnati in una performance di grande livello: canti liturigici in latino rivisitati in chiave gospel. Percussioni, fiati, perfettamente connessi ai timbri di soprani, contralti, tenori, baritoni: armonia pura.
Il concetto di Orchestra torna nell’immagine plastica dei maestri Elisa Pasquini per gli Effetti Sonori e Raffaello Brutti per il Gruppo Polifonico accanto ai loro cantori, come parte di un tutto, diretti da Emanuele Ragni, alla guida della Filarmonica foianese.
Non è stato solo il concerto dell’Epifania, è stato di più. Con una parola dal grande significato a marcare il leit motiv di fondo: insieme. E questo grazie a tutti. L’Orchestra.
