La Cina antica nella terra degli Etruschi. In Toscana, a Foiano, la stupefacente mostra dei guerrieri in terracotta, direttamente da Xi’an.
Il respiro si spezza. Gli occhi non sanno dove guardare tanta è la bellezza davanti alla quale ogni muscolo del corpo si ferma. Come a cristallizzare l’attimo esatto in cui i guerrieri – all’improvviso – ti prendono e ti portano nella Cina di 2200 anni fa: la Cina di Qin Shi Huang Di, primo imperatore che unificò i Regni Combattenti fondando la Nazione, artefice della costruzione della Grande Muraglia.
La storia si attraversa osservando ogni dettaglio delle 34 statue a grandezza naturale che raccontano un mondo affascinante e lontanissimo. Oggi, i guerrieri dell’Esercito di terracotta sono qui e non sembra vero. L’occasione è unica: non capita tutti i giorni di poter ammirare in ogni singolo dettaglio e a pochi centimetri di distanza, l’Ottava Meraviglia del mondo, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
Le sculture sono una riproduzione fedele degli originali (secondo la legge cinese non possono uscire dal territorio nazionale), certificate e riconosciute dal sito archeologico di Xi’an, realizzate da alcuni artigiani del Museo Nazionale di Pechino incaricati di realizzare copie perfette con le stesse tecniche di lavorazione dell’epoca: stessa argilla, stessi strumenti di lavorazione, stessa temperatura di cottura del forno a legna (circa 800 gradi).
Osservando le pieghe degli abiti resto stupita da tanta maestrìa e stile
al punto che la terracotta si trasforma in tessuto, segue le sinuosità del corpo di ogni valoroso guerriero.
C’è la forza dell’arte marziale ma anche l’eleganza della forma: mi colpisce ogni sguardo, ogni espressione del volto, ciascuno diverso dall’altra. Mi domando quale pensiero si celi dietro l’aspetto di un volto austero, sorridente o stupefatto, o ancora concentrato sul compito da onorare: difendere l’imperatore e garantire il suo riposo eterno.
A Xi’an le duemila statue in terracotta riportate alla luce (su un totale stimato di ottomila) e restaurate insieme a più di seicento cavalli in terracotta, cento carri in legno e migliaia i armi in bronzo, da oltre duemila anni custodiscono l’imponente sepolcro dell’imperatore Qin Shi Huang Di. La scoperta, datata 1974, ha permesso al mondo di conoscere e apprezzare uno delle più importanti e imponenti ritrovamenti archeologici del ventesimo secolo.
A ben guardare, le statue si muovono: le tre sculture che aprono l’allestimento sono in ginocchio e aprono la visuale alla profondità e alla plasticità dei guerrieri disposti su tre file. Incrociare i loro volti in diagonale, di profilo o uno dietro l’altro, oppure di spalle, è un “gioco” emozionante perchè da ogni lato si osservino, in ogni guerriero incontro la Cina antica (250 a. C.), la ricchezza di una cultura sorprendente, da scoprire e approfondire.
Si chiama China Legends, l’Esercito di Terracotta (si può visitare fino a maggio). Dove? Foiano, Valdichiana Outlet Village.
Perchè? La sfida è nella filosofia che rende accattivante l’operazione di Massimo Magurano, curatore d’arte contemporanea a patron della mostra, con l’associazione Art Adoption e il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Foiano della Chiana e Museo Nazionale della Città di Pechino. Sfida raccolta e rilanciata da Riccardo Lucchetti, Center manager della cittadella commerciale, che non si è fatto sfuggire l’opportunità di offrire al visitatore che arriva per fare acquisti, qualcosa di esclusivo e irraggiungibile. Perchè o si va a Xi’an – Cina orientale – oppure una parte di quella meraviglia si può ammirare nel “tempio” dello shopping, in Valdichiana.
La trovo una provocazione geniale e un’operazione con una marcata finalità non solo culturale ma anche sociale. Perchè dietro una vetrina scintillante, ci sono oggetti dei desideri ma anche trentaquattro impavidi e straordinari guerrieri di terracotta pronti a parlarti di bellezza. Anzi, ad arruolarti nell’Esercito della Bellezza per vivere una storia senza fine.