Sono un pesce

A Portovecchio, Corsica del Sud, mare e cielo si toccano...

In Corsica, esperienza slow. Pini sulla spiaggia e delfini…

Sono un pesce. Non importa quale, anche se il mio preferito è il delfino perchè scivola, salta, piroetta, corre, fa capriole, insegue, tiene la rotta, sa dove andare e come fare. Non si ferma mai il delfino, penso perchè non abbia tempo e non voglia perdere tempo prezioso. Mi piace perchè la sua è una danza quotidiana con il mare e con la vita, mi piace perchè penso che lui la vita la viva pienamente, fino in fondo, senza sprecarne neanche una briciola. Gioiosamente.

linkiostrovivo-magazine-corsica-delfini-mare-natura-bio-estate-
Il suo dinamismo è reazione alla staticità, alla noia e alla paranoia che invece, molti altri pesci esprimono anche solo restando immobili. Cioè senza fare niente, magari lamentandosi.

Il delfino è energia pura e mi trasmette un’idea piena di libertà

Non ha bisogno di niente altro che del suo corpo, agile e sinuoso. Tutto il resto, lo possiede dentro di sé, è nei muscoli, nella testa. E’ tutto ciò di cui ha bisogno per attraversare il suo tempo consapevolmente, da protagonista (non esibizionista).

Il delfino potrà sempre dire: io ho vissuto tutto, ho assaporato tutto perchè l’ho voluto e perchè conosco l’importanza del dono che ho ricevuto. Non così altri pesci, che si accontentano di stare dentro il branco per fare numero; oppure sono dedicati a soddisfare i propri desideri; della serie: penso per me e quando sto bene io, stanno bene tutti.

linkiostrovivo-magazine-corsica-estate-bio-natura-mare-delfini-ambiente

Così pianificano, organizzano la giornata, declinano regole che scandiscono le ore in base alle cose da fare e in modo che tutto torni alla perfezione. Presumono di sapere ma non sanno nulla, né sono artefici di nulla perchè il cronoprogramma quotidiano può cambiare in un nano-secondo e non nella modalità “impostazione” di partenza. Bisogna pensarci a questa parte della medaglia, prima che si rovesci e metta i pesci in stallo. Non siamo soli nel mare, e non si può più nuotare a senso unico.

Ci sono poi i pesci pervasi dall’incontenibile volontà di mettersi in mostra per dire “io c’ero”, pensando che farsi vedere equivalga a esistere, contare, essere riconosciuto dagli altri come pesce vincente, un leader. Vanagloria.
Mi dispiace per loro, perchè non si rendono conto del tempo che sprecano.

E il tempo non torna indietro

Sono un pesce. Dentro il mare, acqua cristallina, tiepida, verde smeraldo ma poco più in là c’è un blu cobalto dentro al quale perdersi. Sto dentro il mare, nuoto come fa un pesce. Nessuna fretta, niente orologio: basta poco per restare a galla e osservare il mondo dal mare. Ora, nell’acqua alta, i piedi non toccano il fondale e in questa condizione devo tenermi su da sola, altrimenti vado sotto. E’ una condizione sospesa, dove le certezze si riducono e diventa prioritaria la necessità di concentrarsi su come galleggiare, per sopravvivere.

linkiostrovivo-magazine-estate-corsica-natura-ambiente-biomare-delfini

Non è difficile, si può fare. Sto con il corpo in posizione verticale, le braccia aperte, muovo solo le gambe come se stessi pedalando su una bici; le allungo poi le piego e di nuovo le distendo fino a sentire il limite massimo al quale può spingere il mio corpo; sento i muscoli e sento che stanno bene, tutto funziona. Non è scontato.

Sono un pesce. Dal mare il mondo è diverso.

Ci sono due livelli. Il primo è quello della spiaggia, dove bagnanti delle ferie settembrine ridono, urlano, parlano senza requie, telefonano – solo pochi ‘eroici’ leggono un libro in silenzio viaggiando con la mente e i sensi – corrono, si rincorrono, si agitano.
Confusione, anche se il rumome, qui in mezzo al mare, arriva come un brusìo, perchè ci pensa il vento a disperderlo facendolo prima scivolare sul pelo dell’acqua e poi scaraventandolo su nel cielo. Un altro bellissimo blu che visto dal mare, cioè da sopra la testa, è sconfinato, profondo, infinito.

Il secondo livello è quello della natura che qui in Corsica è armoniosa, generosa, profumata, prorompente. I pini scendono sulla spiaggia e sono lì da secoli in compagnia di cespugli di macchia mediterranea senza soluzione di continuità: alle loro spalle il buon Dio ha pensato bene di creare una laguna d’acqua dolce dove uccelli acquatici di ogni specie planano per riposare prima di riprendere il viaggio. Il profumo della natura è qualcosa di difficile da descrivere a parole: mirto, nepitella, rosmarino, salvia selvatica, pini, salmastro.

Tutto in un respiro

linkiostrovivo-magazine-corsica-natura-bio-mare-delfini-estate-isola

Sono un pesce, sto a galla: non mi serve nulla. Anzi sì, mi serve tempo per stare qui più che si può. Il vento gira, cambia direzione. Ora increspa leggermente le onde: è l’attimo da non sprecare per cavalcare il mare. Nella baia di Santa Giulia, uno dopo l’altro, si dispiegano i “fiocchi” bianchi delle vele, come i petali di fiori si aprono alla rugiada della mattina e al primo sole. Li osservo: una meraviglia.

Ma c’è un’altra vela che dondola nel cielo: è una sorta di paracadute con un tipo imbragato all’estremità e collegato a un cavo trainato da una barca: parte dall’acqua per poi innalzarsi in cielo. E quando è alla quota giusta, molla il gancio e si libra seguendo le correnti ascensionali.

Vele e vento. Il mondo visto dal mare è uno spettacolo esclusivo. Io sono un pesce

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here