Un anno in più non è qualcosa di cui lagnarsi.
Non sono le rughe, i capelli bianchi, qualche acciacco qua e là. Un anno in più è qualcosa di cui ringraziare il Cielo ogni istante, è un dono unico, irripetibile. Non scontato.
Ho imparato che la vita è un soffio proprio quando ho rischiato di perderla e da quando convivo con la precarietà; da quando il mio orizzonte ha spazi più ristretti, contorni più definiti.
E proprio per questo,
avere un anno in più a disposizione è una grandissima conquista o una grandissima concessione
(dipende dai punti di vista, per me vale la seconda), perchè in questo tempo apprezzi ogni soffio, dettaglio, colore, suono, forma, espressione, volto, che incontri nel cammino quotidiano e ti emozioni. Vivere in profondità ciò che non sai quanto dura, è un concetto rivoluzionario che attraversa la mia seconda vita, la sostanzia, la rende il bene più prezioso al mondo, la priorità.
In quest’ottica le miserie umane scolorano, il lavoro che hai perso perchè ti è venuto un cancro e qualcuno ha deciso che sei un ferro vecchio da rottamare o un morto che cammina da allontanare non è più una questione insormontabile; il lavoro che fai fatica a ricostruire perchè, ora, è fatto di tanti piccoli pezzetti è un impegno che porti avanti con entusiasmo e determinazione perchè conta l’esserci; i problemi diventano affrontabili con la pazienza e la perseveranza che occorrono per risolverli, ma non sono più l’ansia che toglie il fiato, la preoccupazione che spegne il sorriso, vela lo sguardo. Selezionare le cose importanti da quelle superficiali, le apparenze, le circostanze, i riti, serve a nutrirsi dell’essenza della vita.
E io, a 54 anni, nella mia seconda vita, sono affamata di vita!
Grazie di cuore a tutti per gli auguri e un augurio lo rivolgo io a voi:
Custodite la vita come il bene più prezioso. Dispensate sorrisi che sono scintille divine. Guardate sempre a chi sta peggio e non lamentatevi mai. Buona vita!
Lucia
