La razione del Pellegrino e l’opera della Confraternita

Al Santuario Mariano di Castiglion Fiorentino, nel cuore della Toscana, c'è una Confraternita ...

L’emozione più intensa è vedere “un fiume” di persone al Santuario. Pregano, partecipano ai riti religiosi e rinnovano la devozione alla Madonna del Bagno. E’ un’emozione che Paolo Menci, presidente della Venerabile Confraternita Santuario Santa Maria Ausiliatrice del Bagno, fa fatica a spiegare con le parole, perchè unica.

Un angolo di Paradiso a Castiglion Fiorentino (Arezzo), nel cuore della Toscana.

“E’ un crescendo di partecipazione nella settimana che precede i due giorni della festa calendarizzata l’ultima domenica e lunedì di agosto. E’ una devozione molto sentita dai castiglionesi e antichissima”.

La Confraternita custodisce storia e iniziative, che si intensificano con l’approssimarsi della festa. “Nella settimana prima della ricorrenza, ogni parrocchia di Castiglioni è presente al Santuario e coi rispettivi parroci vengono celebrate le Messe, mentre il sabato sera, vigilia della festa, viene rievocata la Via Crucis con una processione che da Piazzale Garibaldi arriva al Santuario ed anche questo è un momento molto sentito dai castiglionesi che partecipano numerosissimi”.

linkiostrovivo reportage Santuario Madonna Bagno Toscana

La Confraternita vanta radici storiche molto antiche e un numero di iscritti ragguardevole: circa 1200, ed è retta da un Consiglio composto di 15 membri. Accanto all’aspetto della devozione, gli iscritti alla Confraternita ogni anno si mettono a disposizione spontaneamente per preparare tutto al meglio.

I confratelli portano avanti la tradizione collegata alla razione del pellegrino.

Un tempo, la gente si recava a piedi al Santuario, i più fortunati a cavallo, per la Messa e la colazione che la Confraternita distribuiva a ogni pellegrino. La razione era: due uova, pane e un quartino di vino.

“Oggi noi continuiamo a distribuire ad ogni iscritto due uova, una pagnotta fatta appositamente per la festa al Santuario da un panificio della zona e un quartino di vino. Prodotti del territorio benedetti da don Giuseppe Badii, Rettore del Santuario. La tradizione vuole che la gente partecipi alle giornate della festa e poi si fermi a pranzo o a cena al Santuario consumando la razione del pellegrino, magari con qualche aggiunta portata da casa. E’ davvero un bel momento di condivisione. Altro momento importante è la Fiera di Beneficenza, organizzata dalle donne della Confraternita di cui è animatrice la nostra socia decana Lidia Polidori. Privati cittadini operatori commerciali, artigiani, artisti, mettono a disposizione prodotti ed oggetti che diventano i premi della lotteria. Il ricavato è destinato alle opere di manutenzione e abbellimento del Santuario”.

Una preziosa realtà fatta di tradizione e devozione, sostenuta, valorizzata da www.comune.castiglionfiorentino.ar.it

in collaborazione con www.prolococastiglionfiorentino.it

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